Trovare Consolazione in Tempi Oscuri
E perché l'Avvento è un buon periodo per cominciare una Rivoluzione
Un dialogo sulla Parola della Seconda Domenica di Avvento
GIOVANNI: Caro Richard, tu predichi da più tempo di me e certamente sai che ci possono essere diversi tipi di prediche. Molti cristiani, a questo punto, risponderebbero che la categoria più comune è quella delle prediche noiose! Sicuramente, tuttavia, la maggior parte di noi avrà ascoltato almeno una volta un’omelia che ci ha profondamente ispirati, magari portandoci a fare scelte impegnative, o semplicemente nutrendoci profondamente nel nostro cammino di fede.
Uno dei sermoni più ispirati di tutti i tempi è stato certamente quello pronunciato da Martin Luther King nel 1963. Circa 250.000 persone a Washington DC furono riempite dalla carica spirituale del discorso carismatico di King. Tra le altre citazioni bibliche, egli utilizzò anche la Prima Lettura di oggi, tratta da Isaia, per proclamare la speranza di un mondo in cui giustizia e libertà avrebbero regnato tra tutti i popoli, senza distinzioni.
Questo testo di Isaia "Consolate, consolate il mio popolo" è il più adatto a risvegliare speranza negli ascoltatori. Quando fu pronunciato per la prima volta agli Israeliti in esilio, suscitò in loro una speranza di liberazione che alcuni di loro avevano forse perduto nei lunghi decenni trascorsi a Babilonia. Possiamo immaginare i loro cuori riscaldati dalla consolazione portata da queste parole, e lo stesso deve essere accaduto alle migliaia di sostenitori dei diritti civili a Washington DC nel 1963.
Quelle parole erano solo l'inizio della liberazione, che restava ancora da compiere; eppure l'effetto di quelle parole fu sufficiente a infondere loro coraggio nelle lotte della vita e incoraggiarli all'azione. Questo vale anche per noi oggi: l'ascolto della Parola di Dio è solo un inizio, eppure quell'inizio può già essere sufficiente a sostenere il nostro cammino in questo mondo e a dare una direzione al nostro agire.
Per questo trovo affascinante che Marco inizi il suo Vangelo in questo modo così semplice: "Inizio della buona novella su Gesù Cristo, Figlio di Dio". Non è solo un modo ovvio di anticipare l'argomento del suo piccolo libro. Infatti, l'inizio di una buona notizia è già una buona notizia! Anche se non risolve subito tutti i nostri problemi, ci dà la forza di vivere nel presente e la speranza fiduciosa che tutti i nostri bisogni saranno pienamente soddisfatti in futuro da Cristo.
Tutta la nostra vita è intrisa di questo sentimento proprio dell’Avvento, cioè l’attesa di un compimento che deve ancora essere realizzato. Come dice San Paolo, "aspettiamo ciò che Egli ha promesso: i cieli nuovi e la terra nuova, il luogo dove la giustizia sarà di casa" (2 Pt 3, 13). Tuttavia, mentre aspettiamo quel giorno, possiamo già vivere l'inizio del Regno grazie al dono dello Spirito Santo, di cui possediamo già le primizie (cfr. Rm 8, 23).
Caro amico, questa è la consolante speranza di questa domenica di Avvento. Come fu per il profeta in esilio a Babilonia e per Martin Luther King a Washington, la predicazione della Parola di Dio manterrà in ogni tempo il suo potere salvifico, anche attraverso le nostre parole limitate e spesso inadeguate.
RICHARD: Caro Giovanni, apprezzo il tuo messaggio di consolazione in questa seconda domenica di Avvento. Riflettendo sulle recenti elezioni nei Paesi Bassi, è evidente che molti nel mio Paese cercano conforto nel profondo shock delle nostre divisioni politiche.
Ho scrutato le notizie e mi sono immerso nei commenti, ed è stato un po' deludente. La cosa che mi ha infastidito è che sia i politici che i giornali sembrano parlare da un punto di vista che si considera il centro della società, perché è il "centro" che definisce chi è dentro e chi è fuori, il centro che definisce ciò che gli appartiene e chi è relegato ai suoi margini.
Inoltre chi detiene il potere al centro della società darà sempre per scontato che la sua posizione sia giustificata e la proteggerà a tutti i costi, sostenuta da una narrazione culturale che giustifica perché devono essere proprio loro a stare al centro. Tuttavia, se ciò fosse vero, dovrebbe esserlo anche per chi è lontano dal centro. E cosa è successo nella politica olandese? Le persone ai margini hanno spiazzato tutti, dicendo che non credono all'idea che le persone considerate “di serie A” siano adatte a stare al centro della società. L'ironia della sorte? Molti dei nuovi candidati fanno parte del "centro consolidato" da sempre.
In questi tempi bui, sia letteralmente che liturgicamente, i cristiani attendono con ansia la venuta del Messia, che ci offrirà consolazione e redenzione. I cristiani non credono che un leader forte o un politico carismatico ci salverà da noi stessi, ma un re che è nato in una mangiatoia; un ragazzo che ha vissuto come rifugiato politico in Egitto; un profeta che ha predicato la pace ai margini di un potente impero: Gesù di Nazareth.
Chiamare quest'uomo nostro Re e consolatore non è solo una cosa spirituale. È una mossa politica coraggiosa; ma, come dice Papa Francesco, è una rivoluzione con un colpo di scena: una rivoluzione della tenerezza:
"La tenerezza non è debolezza, è fortezza. È la via della solidarietà, la via dell'umiltà. [...] più siete potenti, più le vostre azioni avranno un impatto sulle persone, più avete la responsabilità di agire con umiltà. Se non lo fai, il tuo potere ti rovinerà e tu rovinerai l'altro". [1]
In mezzo ai conflitti di oggi, vicini e lontani, ognuno di noi può essere una luce splendente, che ci ricorda che la luce batte sempre le tenebre. Per citare ancora Papa Francesco:
"Un singolo individuo è sufficiente perché esista la speranza, e questo individuo puoi essere tu. E poi ci sarà un altro 'tu', e un altro 'voi', e si trasformerà in un 'noi'. Quindi, la speranza inizia quando abbiamo un ‘noi’? No. La speranza è iniziata con un ‘tu’. Quando c'è un ‘noi’, inizia una rivoluzione". [2]
La nostra consolazione sta nella speranza attiva nella provvidenza di Dio. Non saremo giudicati da Dio in base all'oscurità in cui viviamo, ma in base alla speranza e alla tenerezza che portiamo in questa oscurità.
[1] Pap Francesco, Ted-talk 2017
[2] Papa Francesco, Ted-talk 2017
Immagini: Facciata ovest della cattedrale di Salisbury 2023, © Richard Steenvoorde OP & Immagine “I have a dream” di Adam Clay da Pixabay
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