Perché la "Spiritualità dei Coriandoli" non funziona...
...e perché creare il tuo Deserto invece sì
Una Parola dal Deserto
Questa piccola parola "deserto" racchiude molto più di un'espressione geografica in cui, nella nostra immaginazione, pensiamo a un pezzo di terra non solo disabitata, arida e secca, ma anche inabitabile. Per chi è influenzato dallo spirito che anima la Parola di Dio, il "deserto" è la ricerca di Dio nel silenzio, e "il vero silenzio è un ponte sospeso che un'anima, legata dall'amore per Dio, costruisce per squarciare le tenebre, per superare burroni terrificanti, per attraversare gli abissi sconosciuti delle tentazioni, le rocce scoscese delle nostre paure che ostacolano il cammino verso Dio". (Carlo Carretto)
Una Parola da un Fratello
"Quante volte tiri fuori la scusa ‘sono impegnato’?", mi chiedeva un amico mentre passeggiavamo nel parco un sabato pomeriggio. Avevo appena raccontato la mia settimana lavorativa.
"Non lo so", ho scrollato le spalle. "Come mai questo improvviso interesse per i miei impegni?".
"Beh, ho notato che la gente tira fuori la parola 'occupato' come i coriandoli! È un modo strano di sentirsi importante e costituisce la scusa per eccellenza. Alcuni si comportano come se gli altri non li prendano sul serio se non dicono di essere sempre ‘impegnati'", osservò il mio amico. "Ma tu non hai bisogno di giocare a questo gioco. Sei mio amico indipendentemente dal fatto che tu sia impegnato o meno".
Mi chiese pazientemente di smettere di nascondermi dietro una maschera di presunzione...ancora una volta!
Mi rendo conto che lo stesso meccanismo vale per le nostra solita scusa: "Sono troppo impegnato per pregare". Quante volte ignoriamo la preghiera, dando la colpa al fatto che non abbiamo abbastanza tempo o energia? Ma in realtà, quanto di questo corrisponde alla realtà? Quante di queste barriere sono solo nella nostra testa, quando cerchiamo di impressionare tutti, persino Dio? "Se solo potessi fuggire in un monastero o andare in un deserto", diciamo, "allora avrei tempo per pregare". Sembra un pensiero profondo, ma in realtà è una scusa inconsistente.
Carlo Carretto chiarisce che il deserto dove pregare non è un luogo, ma uno stato d'animo, cioè quello di una mente che vuole stare con Dio. Una volta ha detto che il suo deserto potrebbe essere su un treno affollato per andare al lavoro, con la Bibbia in mano.
E voi? Dove potete creare il deserto nella vostra vita?
Una Parola da Rivolgere a Dio
Signore, Tu sei il Vivente
nel cuore di questo mondo
che ti aspetta.
Passeremo accanto a Te
senza vederTi?
(Carlo Carretto)
Immagine: grazie a SatyaPrem (Pixabay)