La scorsa estate, durante la mia prima appassionante (e impegnativa) lettura de “Il Signore degli Anelli”, mi sono imbattuto in una citazione che continua a riempirmi di stupore anche ora a distanza di mesi. È stato per me ancora una volta la conferma di come la Grazia può giungere a noi nelle maniere che meno ci aspetteremmo e di come la Verità può essere trovata in tutte quelle espressioni dell’agire umano dove si coltivi la vera Bellezza.
Ci troviamo al momento di entrare nell’ultima parte dell’avventura di Frodo nella terra di Mordor. Frodo, con toni solenni e commoventi, si congeda da Faramir cantando il valore dell’amicizia capace di convertire anche il male più oscuro nel bene più grande:
“Gli hobbit fecero un profondo inchino. ‘Graziosissimo sire’, disse Frodo ‘Elrond Mezzelfo mi aveva detto che lungo la via avrei trovato l’amicizia, segreta e inaspettata. Di certo non mi sarei aspettato un’amicizia come quella che mi avete riservato. Averla trovata muta il male in un gran bene”.
(Le due torri, VII. Viaggio al crocevia).
- … lungo la via avrei trovato l’amicizia…
L’avventura della Compagnia dell’Anello è una buona parabola per la vita di ognuno di noi. Possiamo immaginarci tutti inviati da Elrond a vivere il cammino della nostra vita cercando di compiere una missione di bene per noi e per gli altri. Allo stesso tempo, però, sappiamo sin dall’inizio che dovremo anche affrontare i pericoli fuori da noi e l’attrattiva del male dentro di noi.
Tuttavia il pensare che la nostra vita sia anche un cammino nel quale siamo destinati a sperimentare l’amicizia forse spesso ci sfugge. Eppure, come Frodo non potrebbe fare a meno dei suoi amici per la sua missione, così neanche noi possiamo pensare di realizzare la nostra vita da cristiani senza aprirsi al dono dell’amicizia altrui.
All’inizio della vita cristiana c’è l’invio di Dio con la promessa che lungo il cammino impareremo a conoscere l’amore vero se solo Gli resteremo fedeli. Nessuno di noi conosce dall’inizio cosa sia questo amore che Dio pone come meta della nostra esistenza. La realizzazione del bene nella nostra vita morale è qualcosa che si costruisce solo col tempo.
In questa realizzazione del bene, e quindi della felicità, l’amicizia non gioca una parte accessoria. Lo pensava già Aristotele che considerava l’amicizia tra i virtuosi una condizione necessaria per guidare una vita buona e bella, cosa che per lui coincideva con la felicità. Come dice Dean Cocking riflettendo sull’etica aristotelica: ‘È attraverso la nostra azione condivisa nella vera amicizia che la virtù e la vita morale si generano e sviluppano’.
Se questa valeva già per il pagano Aristotele, tanto più vale per noi cristiani che sappiamo di esistere in quanto tali solo nella grande comunione con ogni altro figlio di Dio che chiamiamo “Chiesa”. La promessa di trovare amicizia lungo la via non è solo un piccolo conforto come gli altri per dei cammini di vite spesso oscuri e tortuosi, ma una dimensione imprescindibile di ciò che significa essere cristiani e crescere nella felicità vera.
- …segreta e inaspettata…
Ci sono almeno due motivi per cui l’amicizia spesso arrivi nelle nostre vite in maniera segreta e inaspettata.
Il primo è che certe amicizie che poi diventano così importanti per noi talovolta arrivano nei momenti più bui della nostra vita. Proprio quando stiamo perdendo ogni forza per sperare ci vengono donate delle persone che vengono a dare una nuova primavera alla nostra esistenza.
Penso che questo sia accaduto a tanti di noi e che non sia solo una coincidenza. Certamente dietro un evento salvifico del genere c’è la Provvidenza di Dio, ma credo che ci sia anche qualcosa di più dal punto di vista umano. Essere in difficoltà, infatti, ci permette di uscire da quella comfort zone che tutti cerchiamo di costruirci nelle nostre vite. Quando tutto sembra andare bene, a volte siamo poco propensi ad aprirci nuove persone. È solo quando le nostre certezze vengono meno che (finalmente!) apriamo il nostro cuore facendo davvero spazio ai nuovi angeli che il Signore ci invia.
Questo ci porta al secondo motivo per cui penso che l’amicizia abbia qualcosa di segreto e inaspettato, cioè il fatto che ogni vera amicizia è sempre un dono gratuito e immeritato che giunge alle nostre vite. Ciascuna amicizia umana è infatti immagine e partecipazione della grande Amicizia che Dio è in sé stesso e che desidera instaurare con l’uomo. Ecco dunque che, come ci troviamo spesso a contemplare l’amore immeritato e inaspettato di Dio per noi, così pure dovremmo trovare l’amore dei nostri amici per noi altrettanto misterioso e affascinante. In entrambi i casi, infatti, si tratta sempre di un dono segreto e inaspettato.
- …muta il male in un grande bene…
Ed eccoci arrivati a quello che forse è il mistero più grande che porta con sé ogni vero amore di amicizia: la capacità di trasformare il male che stiamo vivendo in un bene maggiore di ciò che avremmo mai potuto immaginare e sperare (cfr. Ef 3,20).
Questo significa forse che l’amicizia è capace di risolverci tutti i problemi? Certamente no, e se guardiamo alla situazione di Frodo quando pronuncia queste parole ne abbiamo proprio la conferma. Lo hobbit sta infatti per addentrarsi nella parte più pericolosa della sua missione e Faramir stesso dice che non spera di rivederlo di nuovo sotto questo Sole.
Il punto nell’amicizia umana, come in quella divina, non è il fatto di essere improvvisamente sottratti a tutti i nostri mali o all’incombenza stessa della morte. Il fatto è che aver accolto e ricambiato il dono di quell’amore ha in sé un valore così grande e dà una gioia così perfetta che basta a rendere questa vita bella e ricca di senso. Non importa se domani dovremo partire per l’oscura terra di Mordor e morire sul Monte Fato se questo male ci ha permesso di scoprire l’amore di un amico. Questo è il motivo per cui Gesù non si è sottratto dal dolore della croce né lo fecero tutti i martiri dopo di Lui fino al giorno d’oggi.
Chi ha sperimentato quest’amore, infatti, ha anche conosciuto nel suo intimo che un giorno sarà esso (e non le nostre morti!) ad avere l’ultima parola sul destino dell’universo. Ben venga, allora, tutto ciò che ci permette di conoscere e vivere quest’Amore già in questa vita.
Cerchiamo tutti di cercare e accogliere qualsiasi nuova amicizia che possa portarci più vicino a Colui che è l’Amico di tutti noi.